Fülszöveg
Cera una volta un paese che si chia-mava «Deibuonianiente», e in questo paese viveva un uomo che di mestiere fa-ceva il costruttore di aquiloni. Costruiva aquiloni bellissimi, dalle forme piú diverse e strane, che si muovevano neü'aria come se fossero vivi. I bambini li guardavano incantati, questi aquiloni, li sognavano di notte e facevano capricci per giorni e giorni pur di averne uno. Poi, quando finalmente Tottenevano (bisognava andaré in questo paese, cercare quest'uomo, pregarlo a lungo e a lungo aspettare), quando finalmente lo potevano portare a casa e lan-ciare in aria, non se ne volevano piú separare. Un giorno lui costruí un aquilone piú bello di tutti gli altri, un grande drago daUe ali verdi e blu e dalla coda verde, che guiz-zava di qua e di la come un serpente.
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Fülszöveg
Cera una volta un paese che si chia-mava «Deibuonianiente», e in questo paese viveva un uomo che di mestiere fa-ceva il costruttore di aquiloni. Costruiva aquiloni bellissimi, dalle forme piú diverse e strane, che si muovevano neü'aria come se fossero vivi. I bambini li guardavano incantati, questi aquiloni, li sognavano di notte e facevano capricci per giorni e giorni pur di averne uno. Poi, quando finalmente Tottenevano (bisognava andaré in questo paese, cercare quest'uomo, pregarlo a lungo e a lungo aspettare), quando finalmente lo potevano portare a casa e lan-ciare in aria, non se ne volevano piú separare. Un giorno lui costruí un aquilone piú bello di tutti gli altri, un grande drago daUe ali verdi e blu e dalla coda verde, che guiz-zava di qua e di la come un serpente.
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Un pirata con un'insana passione per gli indovinelli, un gatto «moderno» che abita in una casa fornita di tutte le comoditá ma non sa riconoscere un topolino impertinente, una «stella cadente» che ha paura di cadere, un cavaliere che possiede per magia dieci facce ma non trova queUa giu-sta per la sua innamorata Ancora una volta Angela Nanetti riesce a catturare Ü lettore con beUissime, imprevedibili storie capaci di dare vita e calore anche a ció che é inanimate o escluso dal nostro oriz-zonte: animali e piante, fiumi e astri, ma anche bambini e adulti diventano perso-naggi e si muovono con naturalezza in contest! diversi, sospesi nel tempo e nello spazio. II suo impegno narrativo non é mai fine a se stesso e i racconti di questo libro pongono domande, esigono risposte, invitano a riflettere, ma lo fanno con fi-nezza di fantasia e leggerezza di stile: il drago-aquilone capirá che non sempre la liberta senza altruismo rende felici, il bru-00 Ernesto, convinto di essere il re deUa foresta, scoprirá a sue spese una realtá diversa da quella immaginata, mentre l'avi-do, ferocissimo squalo Gengiskan finirá vittima della sua stessa ingordigia. Con il contributo delle lievi e felici illu-strazioni di Donatella Caprara Riva, Angela Nanetti suggerisce soluzioni condivi-sibÜi da tutti, valorizza valori irrinunciabi-li quali la disponibilitá verso gli altri, l'a-micizia, il rispetto delle differenze, ma non rinuncia a dirci che occorre cambiare spesso punto di vista per cogliere un awe-nimento in tutte le sue angolazioni e che i voli della fantasia, le situazioni imprevedibili, le voci degli altri costituiscono una risorsa fondamentale della vita del bambino e dell'uomo perché obbligano ad andaré «oltre», a superare la banalitá del quotidiano, a pensare a un mondo diverso, piú riflessivo e solídale.
Vissza