Fülszöveg
Fin dai tempi preistorici il bacino carpatodanubiano e stato punto d'incontro tra Est e Ovest:tra le evolute culture preistoriche e-geo-anatoliche e quelle dell'Occidente europeo, tra gli Sciti e i Celti,tra gli Unni di Attila e le legioni di Roma,tra gliAvari e i Franchi di Carlo Magno. Alla fine del IX secolo esso assiste all'arrivo di un altro popolo proveniente da est,d'origine incerta.ma d'appar-tenenza lingüistica alla famiglia uralica: sono i Magiari, che si sta-biliscono definitivamente nella pianura pannonica e in Transiivania, nella vasta conca geográfica naturalmente delimitata dall'ar-co montuoso dei Carpazi, dove col re Stefano I fondano uno stato cristiano che nel Basso Medioevo assurge al livello di grande potenza europea.
Sotto la dinastía angioina, il Regno d'Ungheria raggiunge la sua massima estensione territoriale. Mattia Corvino, l'ultimo grande re nazionale magiaro, crea le premesse per uno stato moderno e inaugura la stagione piii luminosa del Rinascimento...
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Fin dai tempi preistorici il bacino carpatodanubiano e stato punto d'incontro tra Est e Ovest:tra le evolute culture preistoriche e-geo-anatoliche e quelle dell'Occidente europeo, tra gli Sciti e i Celti,tra gli Unni di Attila e le legioni di Roma,tra gliAvari e i Franchi di Carlo Magno. Alla fine del IX secolo esso assiste all'arrivo di un altro popolo proveniente da est,d'origine incerta.ma d'appar-tenenza lingüistica alla famiglia uralica: sono i Magiari, che si sta-biliscono definitivamente nella pianura pannonica e in Transiivania, nella vasta conca geográfica naturalmente delimitata dall'ar-co montuoso dei Carpazi, dove col re Stefano I fondano uno stato cristiano che nel Basso Medioevo assurge al livello di grande potenza europea.
Sotto la dinastía angioina, il Regno d'Ungheria raggiunge la sua massima estensione territoriale. Mattia Corvino, l'ultimo grande re nazionale magiaro, crea le premesse per uno stato moderno e inaugura la stagione piii luminosa del Rinascimento ungherese. La battaglia di Mohács (1526), pero, infrange l'unita del paese, che si apre alia dominazione straniera: quella asburgica e quella ottomana.
II risveglio politico dell'Ungheria nel primo Ottocento, ossia negli anni deir«eta delle riforme» e della guerra d'indipendenza nel 1848-49, awicina la nazione magiara a quelle piu progredite d'Europa innescando un processo di integrazione economica e culturale, clie l'esercito austrorusso stronca inesorabilmente a Világos.
Il «compromesso» del 1867 con l'Austria, anche se assicura alio stato magiaro quella modernizzazione cui aspirava dall'inizio del-l'Ottocento, trascina l'Ungheria nel crollo dell'impero asburgico con I'inievitabile trauma delle perdite territoriale sancite dal trat-tato del Trianon, che ha ridotto per piíi di due terzi la superficie del paese.
Dopo le brevi esperienze della repubblica «borghese» di Mihály Károlyi e di quella dei Consigli di Béla Kun, il primo dopoguerra praticamente coincide coi periodo della reggenza dell ammira-glio Horthy. Il secondo dopoguerra, invece, vede l'instaurazione in Ungheria di un regime comunista di stampo stalinista. Le aperture alle istanze democratiche e riformiste del governo di Imre Nagy producono i noti e tragici eventi dell'insurrezione popola-re del 1956,duramente stroncata dai carri armati sovietici. Gli awenimenti del 1988/89 hanno finalmente riportato in Ungheria la democrazia, il pluripartitismo e il liberismo.
Storia e cultura dell'Ungheria ripercorre non solo la storia dei Magiari, ma anche la cultura che questo popolo europeo ha sapu-to esprimere nel corso della sua millenaria esistenza.
Abriano Papo e Gizelia Nemeth Papo si occupano di temi relativi alia storia dell'Ungheria e harino pubblicato diversi saggi sulla storia di questo paese nel periodo della dominazione ottomana.
Vissza