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Sulle orme della biografía verdiana, sono stati visitati i paesi dove il Verdi ragaz-zo ha mosso i primi passi, e aperto gli oc-chi a suggestioni che lasceranno piü di un segno nella sua fantasia di drammaturgo, come nella sua esperienza di uomo. Con un attento e amorevole esame delle campagne, delle case, delle stagioni, gli autori hanno...
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^ L'editrice é lieta di presentare il primo volume di una collana d'alta qualita, dedieata alia música, ai musicisti, ai teatri. Sono i posti di Verdi apre il programma con una esplorazione nei luoghi eibitati dal grande compositore, i luoghi della nascita e della residenza abituale, dove affondano le radici della sua famiglia, il carattere e I'eredita storica, i luoghi di cui era fatta la sua stessa natura di uomo e, in gran parte, di artista.
Sulle orme della biografía verdiana, sono stati visitati i paesi dove il Verdi ragaz-zo ha mosso i primi passi, e aperto gli oc-chi a suggestioni che lasceranno piü di un segno nella sua fantasia di drammaturgo, come nella sua esperienza di uomo. Con un attento e amorevole esame delle campagne, delle case, delle stagioni, gli autori hanno ritrovato, nel paesaggio di oggi, la masche-ra di quanto ancora giace come civilta in via di estinzione. Hanno spiato per cosi dire il profilo di Verdi e dei suoi personaggi dietro la vita che si va trasformando giomo per giorno. La fatica delle riprese é stata quella di rendere I'idea di ambienti senza compiere fredde ricostruzioni, ma piuttosto attraverso esperienze di sovrimpressione mentaie, evitando di contaminare Fimma-gine con dettagli esterni al soggetto, e dentro l'apparenza di un contatto spontaneo.
L'area analizzata é quella del parmen-se e province limítrofe, con qualche puntata anche in zone piü distanti alio scopo di completare il discorso. I luoghi, elencati piü oltre, anche se non sono tutti della stessa importanza, costituiscono il percorso d'obbligo indicato nel titolo. Oltre ad essi, la mappa del volume comprende altre lo-calita storiche del parmense, non diretta-mente frequentate da Verdi, ma comunque collegate alia sua biografía, come Gaione e Sala Baganza; qualche aspetto di Guastal-la, di Mantova e, diciamo necessariamente, di Milano. Ne sono usciti inediti, che non mancheranno di sorprendere il lettore, specie in considerazione di quel periodo della vita di Verdi in cui egli ritorna ai suoi posti, quasi a rivivere le esperienze appena iniziate in gioventu. Si é aperto cosi un ca-pitolo nuovo nelle immagini verdiane, in
particolare della villa di Sant'Agata, che il volume presenta con aspetti del tutto sco-nosciuti.
Altrettanto stimolante, oltre che di sin-golare bellezza visiva, Tillustrazione dei monimienti d'arte presentí ancora in loco. Essi testimoniano una cultura che ha mes-so Verdi di fronte a una panoramica tut-t'altro che rurale, e ben rintracciabile nelle sue opere. I castelli, le chiese, le mura urbane, i parchi signorili, le corti, i giardini, le pittiu-e, i teatri, le istituzioni (dalle quali ricevette ora beneficio ora danno), sono una realtá che risale aU'epoca di Verdi gio-vane, al periodo di formazione, e non mancó di ridestare il suo interesse anche in epoche successive, nella maturitá e nella vecchiaia. Sono le scene dove spesso egli ambientó, con genio superiore, le vicende di un teatro che fu, ed é, vero, autentico, perché ridusse al piccolo, tai suoiposti», le grandi proporzioni dell'esistenza.
^ ANGELO CERESA (1933), fotografo, dal 1964 stadia un particolare tipo di servizi sui musicisti e il loro ambiente. Collabora a molti periodici e riviste; ha tenuto mostré in varie citta italiane e per emittenti televisive. Con testi di G. Marchesi ha pubblicato il volume Puccini a casa, Magnus Edizioni, Vdine, 1982. Sempre sul musi-cista lucchese ha in corso una mostra al City Opera di New York.
GUSTAVO MARCHESI (1933), musicólogo e scrittore, insegna storia ed estetica della música al Conservatorio di Parma. Tiene una rubrica sul melodramma alia Radio Svizzera Italiana, é collaboratore di riviste, quotidiani, teatri; giá critico della Gazzetta di Parma, ha dato vita con altri all'Istituto di studi verdiani. Autore di alcune monografie fondamentali su Verdi, ha curato anche opere di Cesare Zavattini e Pietro Ghizzardi (Premio Viareggio 1976).
Vissza