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Cupole, obelischi, archi trionfali, ma anche piante e animali, dai midco fico ruminale, sotto il quale approdó la cesta con Romolo e Remo, alie salamandre sulla facciata di San Luigi dei Fran-cesi. Tutta Roma e una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia, spesso celati in monument! che sembrerebbero pure decorazioni: come la fontana delle Tartarughe che idealmente rafiîgura il motto coniato da Augusto, «Festina lentos owero «Af-frettati lentamente», ispirato a una massima di Aristotele secondo la quale si deve tapidamente mattere in pratica ció che si e deliberato, ma soltanto do-pe aver riflettuto lentamente. Alfredo Cattabiani, studioso di simbolismo e di tradizioni popolari, ricostruisce in questo libro la mappa dei simboli...
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Cupole, obelischi, archi trionfali, ma anche piante e animali, dai midco fico ruminale, sotto il quale approdó la cesta con Romolo e Remo, alie salamandre sulla facciata di San Luigi dei Fran-cesi. Tutta Roma e una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia, spesso celati in monument! che sembrerebbero pure decorazioni: come la fontana delle Tartarughe che idealmente rafiîgura il motto coniato da Augusto, «Festina lentos owero «Af-frettati lentamente», ispirato a una massima di Aristotele secondo la quale si deve tapidamente mattere in pratica ció che si e deliberato, ma soltanto do-pe aver riflettuto lentamente. Alfredo Cattabiani, studioso di simbolismo e di tradizioni popolari, ricostruisce in questo libro la mappa dei simboli fon-damentali di Roma rivisitando anche i miti ad essi collegati, da quelli della fondazione della citta fino alie leggen-de medievali. Ma non vi e mito senza mistero: come ad esempio quello della Lupa che allatto i gemelli o l'altro del nome segreto di Roma, mai svelato no-nostante l'illusione di chi, come Giovanni Pascoli, credeva fosse Amore. L'autore, senza pretendere di sollevare il velo che li nasconde, tenta alcuni percorsi interpretativi per illuminarne alcuni aspetti. Sfilano cosí sulla scena personaggi antichi e moderni, divinita e santi, elefanti sapienti accanto a gat-ti enigmatic!, una Befana che assume le sembianze della lunare Anna Peren-na, l'arcangelo Michele dagli attributi eguali a quelli di Toth e di Mithra, e infine cardinali e gesuiti attenti ai fiumi carsici delle tradizioni romane. Su tutto questo paesaggio regna la Rosa d'Oro che una volta, nella quarta do-menica di Quaresima, il pontefice of-friva in San Pietro al principe prescelto per quell'anno.
Vissza