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Confessioni
Testo di grande modernitá, le Confessioni sono innanzitutto un'opera autobiografía e introspettiva, nella quale Agostino narra la tormentata storia della propria conversione alia fede cattolica, dopo aver lungamente subito le attrattive mondäne - la Garriera, il potere, i piaceri della carne - e le false promesse di dottrine ingannevoli, come il manicheismo. Con uno stile smagliante e di grande potenza espressiva, in una prosa fittamente intessuta di richiami biblici, l'autore viene esplorando le profonditá nascoste deU'lo in modo lucido, mai distaccato, Nell'ultima parte, infine, svolge una lunga interpretazione dei primi versetti del libro della Genesi, riguardanti la creazione: l'attenzione del lettore viene cosí spostata dalle problematiche soggettive a quelle oggettive, a quelTinizio assoluto che racchiude il mistero del cosmo e di ogni singolo individuo.
«Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! Ed ecco, tu eri dentro e io...
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Confessioni
Testo di grande modernitá, le Confessioni sono innanzitutto un'opera autobiografía e introspettiva, nella quale Agostino narra la tormentata storia della propria conversione alia fede cattolica, dopo aver lungamente subito le attrattive mondäne - la Garriera, il potere, i piaceri della carne - e le false promesse di dottrine ingannevoli, come il manicheismo. Con uno stile smagliante e di grande potenza espressiva, in una prosa fittamente intessuta di richiami biblici, l'autore viene esplorando le profonditá nascoste deU'lo in modo lucido, mai distaccato, Nell'ultima parte, infine, svolge una lunga interpretazione dei primi versetti del libro della Genesi, riguardanti la creazione: l'attenzione del lettore viene cosí spostata dalle problematiche soggettive a quelle oggettive, a quelTinizio assoluto che racchiude il mistero del cosmo e di ogni singolo individuo.
«Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! Ed ecco, tu eri dentro e io fuori, e li ti cercavo e su queste cose belle, che tu hai fatto, io, nella mia bruttezza, mi gettavo. Tu eri con me, ma io non ero con te.»
Sant'Agostino
Agostino (Tagaste, 354 - Ippona, 430) puó a ragione essere considerato la figura piü rappresentativa della cultura tardoantica. Brillante retore, formatosi nell'Africa romana di cui era originario, rinunció a una prestigiosa carriera intellettuale e política per convertirsi alla fede cattolica, divenendo in breve tempo vescovo. La sua instancabile azione pastorale si accompagnó a un'incessante attivitá di scrittore: le opere a lui attribuite si contano a centinaia (un antico testimone ne indica addirittura 1030!) e coprono una grande varietá di generi letterari. Non é infatti esagerato affermare che non c'é area della cultura europea che non abbia súbito Tinflusso -l^tterario, filosofico, teologico - del pensiero agostiniano e che non ne sia stata in diversa misura plasmata.
in copertina
CarpaccioVittore (1460 ca.-1526)
"S. Agostino nello studio",
Venezia, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni
©1990. Foto Scala, Firenze
ANTONIO CACCIARI insegna Filología ed Esegesi Neotestamentaria presso la Facolta di Lettere e Filosofía deU'Universita di Bologna. Si occupa in particolare di esegesi patrística e di letteratura cristiana antica; ha pubblicato studi sulla Bibbia dei LXX, Filone di Alessandria, Giustino, Origene e Agostino; a quest'ultímo ha dedícato un commento alia Lettera 130 a Proba {La preghiera. Epístola 130 a Proba, Milano, Ed. Paoline 1981 e rist.), una monografía su temí relativí alia direzione spirituálé {La securítas in S.Agostino, Firenze, Opus Libri 1995) e un saggio temático {La vecchiala in Agostino, in Senectus III. La vecchiaia nell'antichita ebralca e cristiana, a c. di U. Mattioll,A. Cacciari, V. Neri, Bologna, Patron 1996).
GIORGIO SGARGI ha curato, per la serie Biblia (I libri della Bibbia interpretati dalla grande tradizione), Cioeíe, Amos, Abdia (1998); Lettera ai Colossesi (2000) e dona (2004) per EDB di Bologna.
Vissza