Giuseppe Palanti

Fülszöveg

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Fülszöveg

prim( un'al, e cip
I
«.Nöh special mi rottoei" da Ettore attenzione
r .
¦qujÉClp d^ e ení^ía^tiS a a íu críbate pr poguerra " rma di uffj ' adro da.
SIZIí
intendjí^lanta produzioni a e specialmente o — da Giacomo Gi
« ad apertt deH'Accademl itimista, dall'í )ulose di Iccioni, foss( íistenza non fsperienza; lo írano nutriti 'consentiva attii
into a una sua 5to senso 10 fino al lico contro ^piede:
tra
.aurenti,
Selví leno
'secolo p Brera, a tstorico-scend ^gantini o di^^í lítate e vol^fe Frucconlrnff^
)íeíTii^(ü^-á^atore d imö-rci, de*gli Scapiglj ). 30)
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i:

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^ P


La produzione artística italiana tra Otto e Novecento, se si eccettuano alcune particolari zone e figure, e stata sostanzialmente trascurata dalia critica attuale, a dispetto non solo delle simpatie che viceversa ha continuato a godere presso 1 coilezionisti, ma dell'interesse storico che riveste, consentendoci di chiarire aspetti di un'eta insieme vicina e remota. L'operazione di recupero di alcune personalita tipiche di quel mondo figurativo, e segnatamente di quelle appartenenti al clima intenso e vario della iVlilano principio di secolo, rende un servizio alla conoscenza di una temperie psicológica e culturale di cui la critica ha finito con il deformare la fisionomía. Giuseppe Palanti, artista brillante e fecondo, ricercato da un fitta schiera di committenti, insegnante rispettato aU'Accademia di Brera, che operó dail'inizio del secolo fino al quarto decennio, rasentando, accogliendo, rifiutando una serie di eventi illustri per la nostra storia deii'arte, si presta in maniera precipua a un'indagine insieme spregiudicata 6 paziente, libera da schematismi. La sua storia e quella di un pittore formatosi nei retaggio diretto della Scapigliatura, che mise al servizio della société del suo tempo un talento versatile e un concetto del mestíere insieme umile e disincantato. Una storia individúale che puô essere assunta a paradigma di una certa situazione generale, di cui oggi troppo spesso sí vedono dimenticate le ragioni ed eluso il signíficato.
Rossana Bossaglia e docente d! Storia '
dell'Arte nelle Universita di Pavia e di !í
Bergamo. Ha al suo attivo una vasta sequenza !
di studi, poiarizzati soprattutto sulla pittura i
del Settecento lombardo e sulla problemática '
architettonico-figurativa tra l'Otto e il j
Novecento, con speciale riguardo al !
fenomeno del Liberty. Sul Liberty ha scritto la I
prima monografía generale relativa aN'ltalia
e vari saggi particolari; cura inoltre la parte ! . '
scientifica di mostré sull'argomento. La sua j , •
produzione comprende un gruppo di •
monografie (si ricordano: / fratelli Galliari
pittori, Milano, Ceschina, 1962; Scultura
italiana dall'alto medioevo all'etá romanica, :
Milano, Electa, 1966; II Liberty in italia,
Milano, II Saggiatore, 1968; L'arte in Brianza
dal manierismo al Novecento, Milano, II I
Polifilo, 1971; Alessandro Mazzucotelli,
l'artista italiano del ferro battuto Liberty
— in collaborazione con Amo Hammacher— !¦
Milano, II Polifilo, 1971) e una fitta serie di
saggi critici e contributi vari. Collabora a
numeróse riviste specializzate italiane e i
straniere.
Luisa Giordano si e lauréala in Storia dell'Arte nell'Universita di Pavia, dove fruisce '
attualmente di una borsa per la ricerca / . ' ,
scientifica. Si occupa prevalentemente di ¦ ,
studi relativ! all'ambiente lombardo tra ! _ ' .
Quattro e Cinquecento e un suo saggio su S ' Bramantino e in corso di pubblicazione negli « -
atti del Congresso sul Bramante (Milano-Roma, 1970); a tale attivitá affianca indagini intorno a varie personalita della cultura *
figurativa del tardo Ottocento. ; , ^
La ricostruzione dell'opera di Palanti e ' ,
affrontata dalla Giordano con rigore filologico, onde 11 libro valga come documento preciso
e circostanziato; testimoniando anche di . ' ,
soggetti dispersi o irreperiti e fornendo
inedite notizie suM'ambiente culturale , ^ .i
milanese del primo Novecento. I ' '
/ t Vissza