L'almanacco aeronautico

Fülszöveg

Dedicato alle Frecce Tiicolori
Non abbiamo trovato — noi de l'« Almanacco Aeronautico » — nessun'altra fotografia, pur tra le migliaia passateci per le mani, che fosse piü idonea di queste delle Frecce Tricolori a rap-presentare — in copertina ed in controcopertina — l'essenza e lo spirito ed il « meglio » della gente che vola. In un libro di informazioni e di notizie, di statistiche e di confronti, di gare e di primati, mettere in copertina la Pattuglia Acrobatica Nazionale ci é sembrato non solo un fatto ovvio e scontato ma anche l'occasione unica per inviare il nostro affettuoso saluto alla gente di Rivolto, sia quella che vola sia quella che « fa » volare. É retorica la nostra? All'inferno la retorica. Un saluto affettuoso perché siamo convinti — come tutti gli italiani — di essere in grandé debito con le Frecce Tricolori. In un paese come il nostro che si dibatte da ormai trop-po tempó in una tragica crisi morale, una crisi che viene spacciata per economica e politica, in... Tovább

Fülszöveg

Dedicato alle Frecce Tiicolori
Non abbiamo trovato — noi de l'« Almanacco Aeronautico » — nessun'altra fotografia, pur tra le migliaia passateci per le mani, che fosse piü idonea di queste delle Frecce Tricolori a rap-presentare — in copertina ed in controcopertina — l'essenza e lo spirito ed il « meglio » della gente che vola. In un libro di informazioni e di notizie, di statistiche e di confronti, di gare e di primati, mettere in copertina la Pattuglia Acrobatica Nazionale ci é sembrato non solo un fatto ovvio e scontato ma anche l'occasione unica per inviare il nostro affettuoso saluto alla gente di Rivolto, sia quella che vola sia quella che « fa » volare. É retorica la nostra? All'inferno la retorica. Un saluto affettuoso perché siamo convinti — come tutti gli italiani — di essere in grandé debito con le Frecce Tricolori. In un paese come il nostro che si dibatte da ormai trop-po tempó in una tragica crisi morale, una crisi che viene spacciata per economica e politica, in una comunitá sociale all'ultimo limité della scollatura, in una nazione che ha paura di tutti i suoi passati, cosi da non saper trovare il coraggio e la forza per il suo presente, il sibilo delle Frecce Tricolori sulle nostre teste — piloti italiani su macchine italiane — ci fa sollevare non solo lo sguardo ma anche il cuore. Da anni li seguiamo in tutti i cieli dTtalia e spesso d'Europa con affettuosa « tifoseria ». Non siamo né per il Milán né per l'Inter. Le Frecce sono la nostra « squadra del cuore » ed i nostri stadi sono gli aeroporti. II nostro Niccolö Carosio é il colon-nello Rocchi: ed il nostro stendardo da tifosi é fatto da quei candelotti fumogeni che lasciano nel cielo i colori — per noi — piü belli del mondo.
Perché siamo tifosi dei piloti di Rivolto? Perché volano con splendido gusto sportivo, come i piloti di Formula Uno, ma senza ingaggi da miliardi; perché ci danno l'idea di volare per un meraviglioso senso della vita, anche se, paradossalmente, rischiano la vita ad ogni istante. Perché volano sicuramente per vocazione prima che per professione, senza fare i « divi » come certo si conviene a gente con le stellette, continuando a sfrecciare anche se vuoti amari, ama-rissimi, si aprono nella loro splendida compagine.
Nell'ultima guerra parlando degli aviatori della RAF che avevano difeso il cielo della loro patria, in quella che é poi passata per la Battaglia d'Inghilterra, il capo del governo inglese Wins-ton Churchill ebbe a dire una frase poi diventata celeberrima. « Mai cosi tanti han dovuto cosi tanto a cosi pochi ». Anche noi possiamo ripetere queste parole per gli uomini di Rivolto. Siamo tutti in debito con le Frecce Tricolori. Vissza