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Un tal Andrea Camilleri, sedicente «autore» vissuto neUa seconda meta del-rOttocento, ha ordinato dentro un fal-done una sfilza di documenti (anche riservati) recuperati dagh archivi. Di lui possiamo dedurre solo che ha dei parenti a Vigata, probabilmente tre Li-glie: le «tre gentih sorelle», Andreina, Elisabetta e Maria Carmela. E aggiungere che la sua erudizione lo fa pignolo quanto un filologo, fino ad arrivare a chiedere scusa ai lettori per avere inscrito nel primo dei quattro classificatori del dossier l'articolo di un prof essore approssimativo e anche plagiario. La sistemazione cronologica deU'incarta-mento, che include pagine di giornali, lettere anonimé, avvisi pubblici, scritte murali, informative di carabinieri e agenti di questura, planimetrie, verbali di interrogatori, estratti di consigli co-munali e scambi epistolari, consente al quadro di composizione di darsi come cronaca in presa diretta; e inventarsi come romanzo giaUo, grazie agli incastri deUe carte e...
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Un tal Andrea Camilleri, sedicente «autore» vissuto neUa seconda meta del-rOttocento, ha ordinato dentro un fal-done una sfilza di documenti (anche riservati) recuperati dagh archivi. Di lui possiamo dedurre solo che ha dei parenti a Vigata, probabilmente tre Li-glie: le «tre gentih sorelle», Andreina, Elisabetta e Maria Carmela. E aggiungere che la sua erudizione lo fa pignolo quanto un filologo, fino ad arrivare a chiedere scusa ai lettori per avere inscrito nel primo dei quattro classificatori del dossier l'articolo di un prof essore approssimativo e anche plagiario. La sistemazione cronologica deU'incarta-mento, che include pagine di giornali, lettere anonimé, avvisi pubblici, scritte murali, informative di carabinieri e agenti di questura, planimetrie, verbali di interrogatori, estratti di consigli co-munali e scambi epistolari, consente al quadro di composizione di darsi come cronaca in presa diretta; e inventarsi come romanzo giaUo, grazie agli incastri deUe carte e al governo investigativo. «Ma unni sinni i Pato»; «muri o s'an\-muccio»: e morto, o si e nascosto? E questo il busiUis, su cui tutti si inter-rogano nel romanzo; mentre dalle pagine del giornale antigovernativo di Palermo le « Autorita inquirenti» ven-gono invitate a non limitare le indagini aile «vicende di un ragioniere oscuramente scomparso», ma di estenderle «alla carica che quel ragioniere rivestiva e air opera bancaria da lui s volta in ob-bedienza agli ordini del politico con-
In copertina:
Illustrazione di Leslie Ward per «Vanity Fair», gennaio 1895 (particolare).
sanguíneo che a quel posto I'aveva voluto». La «faccenda» puö risultare «merdosa». II ragioniere Antonio Pato é scomparso a Vigáta nel marzo del 1890, mentre recitava la parte di Giuda sui palco di una sacr^ rappresentazione del Venerdi Santo. E stato inghiottito da una botola deUa macchina sqenica, senza che lasciasse traccia di sé. E stato rapito ? L'hanno ammazzato ? Vaga per le campagne, smemorato? Le ipotes sono tante. Lo zio del ragioniere é un politicone della specie del conte zio d: manzoniana memoria (quello del «so pire, troncare»); e si dichiara di sasso «attonito» aU'annuncio della «feral no vella», come nel Cinque maggio la «ter ra» per la morte di Napoleone. Un pre dicatore, abituato a trincare, scomoda I'anatema lanciato dai moralisti francés: del Seicento contro il teatro e contro gli attori. Un astronomo inglese é con-vinto che Pato é caduto in un interstizio spazio-temporale. Un archeologo, anche lui inglese, e non meno stravagante, interpreta a modo suo le geometric dello spaziotempo del fisico e cosmologo Roger Penrose (non ancora nato); e pensa che Pato stia scendendo perdu-tamente per una scala cósmica. La verita risultera per niente foUe. Camilleri, in questo spassoso romanzo (pubblicato dalla Mondadori nel 2000), si é dato un doppio ottocentesco; al quale ha delegato la messa in opera di un virtuoso romanzo di apocrifi, che é uno dei suoi capola vori.
Salvatore Silvano Nigra
Prezzo Euro 14,00
Vissza