Fülszöveg
Perché ció che si salvera non sara mai
quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, i
ma ciô che abbiamo lasciato mutare,
perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
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Fülszöveg
Perché ció che si salvera non sara mai
quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, i
ma ciô che abbiamo lasciato mutare,
perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo.
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Nel suo nuovo libro, / barbari. Saggio sulla mutazione, pubblicato a púntate sul quoti-diano la. Repubblica tra maggio e ottobre 2006, Alessandro Baricco riflette su un fenómeno che ha osservato nel mondo intorno a lui, percepito dai piu come un'apocalisse imminente e annunciato da una voce che suona come un grido d'aliarme: stanno arri-vando i barbari. Puntata dopo puntara, Baricco va a visitare i villaggi che giá mostrano i segni del saccheggio e Ii racconta in pagine che hanno sempre la forza viva della narra-zione e qualche volta la malinconia della memoria personale (sono le sue fotografíe in bianco e nero). Vino, calcio, libri: dai luoghi esplorati emerge che non si tratta di una semplice invasione ma di una vera e propria mutazione e "quelli che chiamiamo barbari sono una specie nuova, che ha le branchie dietro alie orecchie e ha deciso di vivere sott'acqua".
Un incursione nel palazzo imperiale di Google rivela un universo con milioni di links (col-legamenti) le cui traiettorie corrono in superficie e tracciano i sentieri-guida del sapere. Ne segue una nuova idea di esperienza e, con l'esperienza, di senso e percezione. In questo scenario c'e posto per l'anima? Una parentesi su música classica. Nona di Beethoven e due famosi dipinti di Ingres apre scorci inattesi sul paesaggio dei barbari. II viaggio si conclude sulla Grande Muraglia cinese: da quelle torri lo sguardo e distaccato ma ancora piíi netto: "Ogni volta che qual-cuno si erge a denunciare la miseria di ogni singóla trasformazione, esentandosi dal do-vere di comprenderla, la muraglia si alza, e la nostra cecita si moltiplica nell'idolatria di un confine che non esiste, ma che noi ci vantiamo di difendere. Non c'e confine.
credetemi, non c'e civilta da una parte e barbari dall'altra; c'e solo l'orlo della muta-zione che avanza e corre dentro di noi. [ Ognuno di noi sta dove stanno tutti, neirúnico luogo che c'e, dentro la corrente della mutazione, dove ció che ci e noto lo chiamiamo civiltay e quel che ancora non ha nome, barbarie. A differenza di altri, pensó che sia un luogo magnifico".
Alessandro Baricco e nato a Torino e vive a Roma. Scrittore, appassionato di música classica e di opera lirica, autore di teatro e interprete di testi teatrali, e tra i fondatori a Torino della Scuola Holden e socio della casa editrice Fandango Libri. I suoi romanzi e i suoi saggi sono tradotti in tutto il mondo.
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Vissza