Fülszöveg
opera intelligente, intéressante, spesso av-vincente, a volte affascinante, Figurati! e un libro di ottima letteratura, venato di humour, percorso da correnti alternate di pensiero - ora irridente, ora indignato - soste-nuto da una sapiente scrittura. E un libro serio, frutto di attente ricerche e divertito studio, scevro di quelle facilonerie parafilo-sofiche, parastoriche e parapsicologiche cui il "genere" si presta. E un libro non banale anche quando ripete cose "vulgate" ma che, il piu delle volte, cercano l'angolatura in-consueta, l'accostamento inatteso, il detta-glio inédito, l'osservazione impertinente. Sebbene contenga molte parti narrative, non e propriamente un romanzo. Né puô dirsi opera storica, pur avendo a che fare soprattutto con la storia. Vi sono pagine di saggistica - sull'arte, sul costume, sulla filosofía e su tanti altri temi - ma non e un sag-gio orgánico né un romanzo-saggio. Se anche l'autore divaga continuamente e con magistrale bizzarria, il risultato...
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opera intelligente, intéressante, spesso av-vincente, a volte affascinante, Figurati! e un libro di ottima letteratura, venato di humour, percorso da correnti alternate di pensiero - ora irridente, ora indignato - soste-nuto da una sapiente scrittura. E un libro serio, frutto di attente ricerche e divertito studio, scevro di quelle facilonerie parafilo-sofiche, parastoriche e parapsicologiche cui il "genere" si presta. E un libro non banale anche quando ripete cose "vulgate" ma che, il piu delle volte, cercano l'angolatura in-consueta, l'accostamento inatteso, il detta-glio inédito, l'osservazione impertinente. Sebbene contenga molte parti narrative, non e propriamente un romanzo. Né puô dirsi opera storica, pur avendo a che fare soprattutto con la storia. Vi sono pagine di saggistica - sull'arte, sul costume, sulla filosofía e su tanti altri temi - ma non e un sag-gio orgánico né un romanzo-saggio. Se anche l'autore divaga continuamente e con magistrale bizzarria, il risultato non e meramente un susseguirsi di brillanti divagazio-ni, poiché tutto alla fine "si tiene", sta insie-me compatto. Per quanto abbondino aned-doti, aforismi e commenti, non si tratta di una piu o meno articolata raccolta di massi-me o curiosita, né di un commentario. Certamente Figurati! e un po' di tutto questo, e di molto altro ancora. E un'estrosa scorribanda, in campi diversi, su e giu per i secoli - da quando i Lidi inventarono il denaro nel VII secolo a.C. a oggi, dalla guerra del Peloponneso alla guerra del Vietnam -avanti e indietro nella civilta che spesso progredisce regredendo, alla ricerca di rife-rimenti, analogie, contrappunti fra un'epoca e l'altra, fra corsi e ricorsi. E un intreccio di temi umanistici appassionante come una trama di feuilleton, un incalzante susseguirsi di calzanti paragoni, un pindarico awi-cendarsi di grandi eventi e fatterelli spiccio-li, di pubbliche e private calamita e virtu. L'agilita con cui la scrittura sfugge a pedan-ti definizioni e l'abilita con cui trascorre da un genere all'altro sono direttamente pro-porzionali al piacere che una lettura (concordemente disinvolta) riesce a ricavarne.
Sul filo di ameni, ma a volte amari parados-si, trapunta di boutade, venata di intend sa-tirici, questa vasta "operetta morale" del newyorkese Joseph Heller - il cui motore e I'indignazione morale, ma la cui amarezza e temperata da umorismo e ironia - applica, in fondo, alle vicende della storia universale il famoso comma (o inghippo o tranello o sberleffo) di Comma 22 (Bompiani, 1963). I due momenti storici, in primo piano, a raf-fronto e in attrito fra loro, sono I'aurea "eta di Periele" in quel di Atene e il "secolo d'o-ro" degli olandesi. Di entrambi (ma con fre-quenti escursi in altre epoche) l'autore si di-verte, con gran pena, a metiere in luce soprattutto le ombre. Lo spunto di partenza e dato, quasi a caso, da un celebre quadro di Rembrandt, in cui il filosofo Aristotele rina-sce sulla tela, in costume secentesco, in un'epoca per molti, cruenti aspetti simile alia sua. Da codesto condénsalo di Anacronismo, Incongruenza e Alla Arte si diparlono i fili variopinli che, abilmente commisli, compongono un arazzo delizioso sulle sven-ture, le conlraddizioni e le allre mille inani-la che, da che denaro e denaro, costituiscono la nervatura dell'ordinaria follia della sloria e del mondo.
PFP
Vissza