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TERRA D'ETRURIA
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Ititroduzione di MASSIMO PALLOTTINO
Testi di: E. Hutton, Anonimo Aretino, A. Cairela, L. Luisi,
O. Pirmez, P. Bacci, A. Pecchioli, M. Guidotti
I grandi viaggiatori del secolo romántico — dal sommo Goethe all'infaticabile Stendhal — pur avendo cognizione storica dell'Etruria classica, quale appariva allora dalle reliquie letterarie degli scrittori greci e latini — né quella civilta perfettamente conobbero, né, come tale, poterono descriverla.
Infatti gli scavi, dilettántistici, pur avendo avuto inizio nell'era illuministica e romantica altro non avevano potuto che suscitare un vago amore di curiosa indagine per quel certo gusto deUe « etruscherie »; come ci si compiacque di definite, allora, la nuova moda.
Questo libro — autorevolmente aperto da un saggio storico-artistico del piíi noto etruscologo vivente, Massimo Pallottino — ofire ora una visione panotamica, ma non per questo meno ricca di notizie e suggestioni, della parte « tirtenica »...
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TERRA D'ETRURIA
: V ;- J : ¦!^
Ititroduzione di MASSIMO PALLOTTINO
Testi di: E. Hutton, Anonimo Aretino, A. Cairela, L. Luisi,
O. Pirmez, P. Bacci, A. Pecchioli, M. Guidotti
I grandi viaggiatori del secolo romántico — dal sommo Goethe all'infaticabile Stendhal — pur avendo cognizione storica dell'Etruria classica, quale appariva allora dalle reliquie letterarie degli scrittori greci e latini — né quella civilta perfettamente conobbero, né, come tale, poterono descriverla.
Infatti gli scavi, dilettántistici, pur avendo avuto inizio nell'era illuministica e romantica altro non avevano potuto che suscitare un vago amore di curiosa indagine per quel certo gusto deUe « etruscherie »; come ci si compiacque di definite, allora, la nuova moda.
Questo libro — autorevolmente aperto da un saggio storico-artistico del piíi noto etruscologo vivente, Massimo Pallottino — ofire ora una visione panotamica, ma non per questo meno ricca di notizie e suggestioni, della parte « tirtenica » dell'Etruria e di quel ricco retroterra toscano che da Arezzo va fino a Siena e alie maremme.
L'opera ripropone, in una acuta e spesso ghiotta rassegna di scrittori toscani e stranieri, un panorama storico-artistico-sentimentale a « due voci » di queste terre cosí lungamente solcate dalla storia.
Citta, plaghe, paesi — insomma — che alia primigenia civilta preistorica ed etrusca hanno saputo aggiungere — dopo la parentesi romana e il buio dell'epoca barbarica — la grandiosa esperienza del Románico, del Gotico e della fulgidissima Rinascenza che trova nella Montepulciano dei Sangallo la sua fulgida perla. Diverse esperienze che portano i nomi dei grandi Maestri di Arezzo e di Siena (da Duccio al Nerocdo, da Masaccio a Fiero della Francesca); una folta schiera di « rigeneratori » d'arte, pittori, scultori, architetti degni d'una splendida tradizione tre volte millenatia e pur capace di riaccendersi neU'eco d'una esperienza macchiaiola e montparnassiana che in Livorno, da Fattori a Modighani, trova modo di reinserire l'arte italiana nelle grandi correnti europee dell'SOO e del nostro secolo.
Vissza